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MESTRE-DOLOMITI BELLUNESI 1-2

GOL: pt 18′ Brugnolo, 25′ Melchiori; st 11′ Masut. 

MESTRE: Cortese; Cortese; Mannucci (st 27′ Purro), Soprano; Maset, Piantoni, Romano (st 44′ Ghiozzi), Melchiori (st 37′ Sepe), Marcandella (st 30′ Sanat); Viviani, Arrondini (st 22′ Turchetta) (in panchina: Veneran, Balba, Vianello, Marella). Allenatore: M. Tacchinardi. 

DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Alcides, Chiesa, Tiozzo; Parlato, Brugnolo, Cossalter, Tardivo (st 10′ Fagan), Masut, Diallo, Marangon (st 20′ Olonisakin) (in panchina: Mbaye, Schenal, Pegoraro, Pirrone, De Paoli, Visinoni). Allenatore: N. Zanini.

ARBITRO: Giuseppe Lascaro di Matera (assistenti: Angelo Smiraglia di Palermo e Francesco Camarda di Trapani).

NOTE. Ammoniti: Alcides, Diallo. Angoli: 5-2 per il Mestre. Recupero: pt 0′; st 5′.

 

La SSD Dolomiti Bellunesi continua a tenere un ritmo altissimo in trasferta: sotto una pioggia battente, espugna lo stadio “Baracca” di Mestre e ottiene il quarto successo in cinque partite giocate al di fuori dei confini provinciali. Nel complesso, sono 13 i punti in cascina sui 15 disponibili. Numeri altisonanti, che permettono al gruppo di Nicola Zanini di rimanere in seconda posizione, a -2 dalla vetta, occupata dal Campodarsego. In terra mestrina, i mediani indossano i panni di finalizzatori: Brugnolo, al primo centro in maglia dolomitica, e Masut, a segno per la seconda gara consecutiva. Si interrompe a 414 minuti, invece, l’imbattibiltà esterna di Luca Carraro e della sua retroguardia. A proposito di cifre luccicanti. 

A EFFETTO – “Squadra che vince non si cambia”, recita un vecchio adagio. E così, l’unica variazione rispetto all’undici vittorioso sabato scorso con la Virtus Ciserano Bergamo è forzata. Perché capitan Perez, alle prese con un problema fisico accusato nell’ultimo confronto allo Zugni Tauro, lascia il posto a Brugnolo, mentre Chiesa arretra sulla linea di difesa. E proprio Brugnolo, servito da Parlato, calcia con potenza dal limite dell’area e sfiora il vantaggio, dopo appena un giro di lancette. Gol che, comunque, si materializza poco oltre il quarto d’ora: il protagonista? Sempre lui: Riccardo Brugnolo, la cui conclusione a effetto si insacca alle spalle di Cortese. Ma il vantaggio dura appena 7′, perché Melchiori sfrutta una respinta di Carraro, su botta di Mercandella, stoppa in piena area e insacca. 

PROSCENIO – Nella ripresa, è ancora Brugnolo a prendersi il proscenio. E a sfiorare il bersaglio grosso, in seguito a un tiro che sibila vicinissimo al palo. L’ex Adriese è indubbiamente un centrocampista che vede la porta. E Nicola Masut non è da meno: all’11’, il diciottenne sfrutta un assist di piatto di Marangon e scocca un tiro preciso. La rete si gonfia per la seconda volta: i dolomitici sono ancora in corsia di sorpasso. Poi tremano sul colpo di testa di Turchetta e la fortuita deviazione di Parlato, larga di un soffio, ma sfiorano ripetutamente il tris. In particolare, in tre circostanze: con il neo entrato Olonisakin, il cui tiro a giro viene deviato in angolo; Alcides, che di testa impegna l’estremo difensore avversario. E Diallo, in pieno recupero, abile a saltare il portiere, ma non a inquadrare lo specchio. In ogni caso, al “Baracca”, fa festa la SSD Dolomiti Bellunesi. 

L’ANALISI – «Vittoria importante, frutto di un grande lavoro collettivo e contro quella che considero una delle squadre più attrezzate del campionato – analizza mister Nicola Zanini -. È stata una prova di sacrificio, all’interno di una sfida che si è decisa sulle seconde palle e sulle giocate dei singoli: dal tiro di Brugnolo, all’assist di Marangon, passando per Masut e il suo terzo sigillo stagionale. Alla fine siamo andati più vicini noi al 3-1, che non il Mestre al 2-2. Mi dispiace aver operato solo due cambi, ma è una scelta dettata dall’esigenza di mantenere l’equilibrio». E domenica si torna allo Zugni Tauro, dove approderà il Villa Villa: quarto in graduatoria. 

 

Foto di Giuseppe De Zanet