Qualitativa, determinata, resiliente: la formazione femminile della SSD Dolomiti Bellunesi può essere fotografata attraverso molti aggettivi. Ma fra questi manca uno dei principali: sfortunata. E non potrebbe essere altrimenti, dopo aver perso per l’intera stagione Chiara Conedera, operata in seguito alla frattura del perone. Come se non bastasse, anche le notizie che arrivano da Chiara De Valerio, un faro in campo e nello spogliatoio, destano qualche preoccupazione.
MORALE – La capitana era uscita dal rettangolo verde durante la sfida di Caneva contro il Sarone, a causa di un problema al ginocchio: «La sensazione non è positiva – racconta -. In tanti anni di calcio non ho mai subìto un contrasto così duro e doloroso. Al momento stesso dell’impatto, ero già consapevole che la situazione non si sarebbe risolta con acqua e ghiaccio». Il morale non può essere dei migliori: «Cerco di non pensarci, di trovare positività, considerato il mio carattere allegro. Ma la mente si sposta a quel momento e si interroga. Lo sconforto c’è, senza dubbio. Mi dispiace abbandonare le mie ragazze in questo modo, non ci voleva proprio. Ora aspettiamo l’esito della risonanza e poi valuteremo come procedere».
CATEGORIA SUPERIORE – Sarebbe un altro duro colpo, dopo lo stop di Conedera: «Chiara è un’atleta di categoria superiore con la sua tecnica, il pensiero e il movimento veloce – riprende la capitana -. In certe azioni mi ricorda Sandra Sommariva. E detto questo, non credo serva aggiungere altri pregi. In ogni caso, il gruppo deve ritrovare stabilità e serenità, senza pensare alle assenze. Tante ragazze possono essere utilizzate in varie soluzioni: ognuna troverà la forza di adattarsi al ruolo in base all’avversario e al modulo di gioco».
TUTTO È POSSIBILE – Allargando l’orizzonte, la SSD Dolomiti Bellunesi occupa la vetta solitaria del girone Gold di Eccellenza e ha vinto in trasferta la semifinale d’andata di Coppa Italia: «La doppietta? Tutto è possibile: io ci credo. Sarebbe un sogno che ognuna desidererebbe realizzare per la propria crescita calcistica. È il terzo anno che rincorriamo l’obiettivo e arriviamo sempre a sfiorarlo. Dobbiamo mettere a frutto la nostra esperienza, l’astuzia. E aggiungere pure un pizzico di fortuna che finora non c’è mai stata, anzi». Le dolomitiche stanno dando il massimo: «Siamo atlete, ma principalmente mamme, lavoratrici e studentesse. Quindi è normale che, in alcune fasi, non riusciamo a essere al 100 per cento. Nonostante tutto, otteniamo prestazioni incredibili. Di conseguenza, possiamo solo batterci una mano sulla spalla, lavorare duramente e goderci il momento a mille».
GRAZIE – In attesa dell’esito della risonanza, De Valerio tiene a rivolgere un ringraziamento particolare: «Alla società per avermi appoggiata fin da subito con le prenotazioni alle visite mediche e i tanti messaggi ricevuti per gli aggiornamenti sull’infortunio. Grazie di cuore a tutti. Ora guardiamo avanti seguendo il nostro motto: “Come le rocce”». Nel frattempo, il collettivo guidato da mister Bertuzzi si prepara al prossimo impegno di campionato: domenica 9 marzo (ore 15), a Sedico, approderà il Padova, attualmente quarto e a -3 dalle dolomitiche.