TREVISO-DOLOMITI BELLUNESI 2-1
GOL: pt 14′ Tardivo; st 21′ e 37′ Aliu.
TREVISO: Mangiaracina; Brigati (st 40′ Videkon), Sbampato, Buratto (st 27′ Posocco), Farabegoli; Nunes (st 1′ Beltrame), Golin (st 10′ Grosu), Artioli; Busato (st 22′ Baldassar), Aliu, Gioè (in panchina: Romagnoli, Rizzato, Benacchio, Rocchetto). Allenatore: F. Cacciatore.
DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Chiesa, Tiozzo (st 40′ Visinoni), Alcides; Parlato, Cossalter, Brugnolo, Tardivo (st 8′ Fagan), Masut; Olonisakin, Marangon (in panchina: Mbaye, Capacchione, Perez, Pegoraro, Pirrone, Mizane, Schenal). Allenatore: N. Zanini.
ARBITRO: Andrea Palmieri di Brindisi (assistenti: Marco Alfieri di Prato e Simone Giuseppe Chimento di Saronno).
NOTE. Ammoniti: Tardivo, Aliu, Golin, Farabegoli. Angoli: 6-6. Recupero: pt 0′; st 4′.
Il big match se lo prende il Treviso, con tanto di rimonta e sorpasso nella ripresa. E la SSD Dolomiti Bellunesi mastica inevitabilmente amaro: non solo perché si era portata in vantaggio con pieno merito all’inizio della contesa, grazie alla stoccata di Tardivo, ma anche per la buonissima prova complessiva, sfoderata al “Tenni”. A fare la differenza è un bomber di razza come Aliu, autore della doppietta che vale il bottino pieno. Tuttavia, al di là del rammarico, i dolomitici non escono affatto ridimensionati dal confronto ad alta quota. E rimangono in vetta alla classifica, nonostante il vantaggio sulle inseguitrici si sia assottigliato: un punticino di margine sui biancocelesti e tre sul Campodarsego. Si interrompe, quindi, una striscia positiva che, in campionato, durava da undici turni. E l’imbattibilità in trasferta cade dopo sette mesi e mezzo: l’ultimo ko al di fuori dei confini provinciali risaliva ad aprile e al passivo (2-1) nella tana dell’Este.
AVVIO LANCIATO – La formazione di partenza ricalca, per dieci undicesimi, quella della recente trasferta, a Chions: la sola variazione coinvolge la corsia di destra, dove torna a sgommare Parlato. E l’avvio è subito confortante: al 3′, Masut innesca sulla fascia Olonisakin, che arriva al limite e mette in mezzo per Cossalter, il quale però si allunga troppo la sfera e Mangiaracina evita guai per la sua difesa. Non li può proprio evitare, invece, a ridosso del quarto d’ora, quando Marangon tocca per Tardivo, abile a incunearsi in area e a superare il numero 1 biancoceleste con un tocco preciso. Per “Tardi” è il secondo sigillo allo stadio “Tenni”, dopo quello di Coppa Italia, nell’agosto 2023. Ma la reazione del Treviso non si fa attendere: al 25′, Artioli pennella una punizione sul secondo palo, Carraro ci non arriva in uscita e la deviazione di Sbampato non trova la porta. Ci prova pure Busato, al volo e dal limite su sponda di Gioè: palla deviata in corner. E Artioli si vede respingere il colpo di testa da Alcides, nei pressi della linea.
ROVESCIATA – Dopo l’intervallo, il Treviso prova ad alzare ulteriormente il livello qualitativo e si affida a Beltrame (4 centri stagionali: è il secondo miglior marcatore dei suoi), mentre Tardivo, ammonito nella frazione iniziale, lascia spazio a Fagan. Ed è proprio il neo entrato ad azzardare una giocata d’autore, al quarto d’ora: sulla rovesciata dell’ex Bassano, Mangiaracina è attento. E, poco più tardi, il tiro dal limite di Masut viene deviato oltre la linea di fondo. Sventata la doppia minaccia, la compagine di casa si riassesta. E colpisce: è il 21′, quando Brigati mette in mezzo per Aliu, pronto e puntuale all’appuntamento con il suo ottavo gol stagionale. E il nono segue a ruota: sempre di testa e sempre sul cross di Brigati. Un’autentica sentenza. E definitiva, senza possibilità di appello.
L’ANALISI – «Usciamo da questa partita più forti di prima – è l’analisi di mister Nicola Zanini -. Faccio i complimenti ai ragazzi: hanno giocato molto bene, sono stati piacevoli da vedere e contro un avversario davvero forte. La realtà è che abbiamo subìto pochissimo, se non un paio di giocate individuali: le stesse che hanno poi determinato un risultato troppo punitivo nei nostri confronti. La squadra ha fatto una gran bella figura».