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La SSD Dolomiti Bellunesi si prepara alla prima trasferta del suo campionato. E il chilometraggio è subito elevato. Perché il gruppo di mister Nicola Zanini dovrà raggiungere l’hinterland bergamasco. E, nello specifico, la cittadina di Brusaporto, dove domenica 15 settembre (ore 15) è in programma il confronto con i gialloblù, padroni di casa.

PRESUPPOSTI – Nel match in terra lombarda, valevole per la seconda giornata di serie D, si troveranno di fronte due formazioni uscite sconfitte dal primo turno. Il Brusaporto non è riuscito a evitare il passivo allo stadio “Tenni” contro il Treviso, mentre i dolomitici hanno dovuto cedere il passo alla Luparense (2-3). E a riavvolgere il nastro è Filippo De Paoli, uno dei migliori in campo, domenica scorsa: «È stata una gara complicata. In realtà siamo partiti bene, creando subito i presupposti per andare in vantaggio. Ma non abbiamo concretizzato e, alla prima occasione, siamo andati sotto. Così, anche se abbiamo cercato di ribaltare in tutti i modi il punteggio, è maturato lo stop».

INSERIMENTI – Come accaduto in Coppa Italia a Treviso, e in alcuni test andati in scena nel mese di agosto, “Depa” ha agito a tutta fascia, da esterno di sinistra: «In questa posizione mi trovo bene, anche perché ho lo spazio per inserirmi. Certo, devo ancora migliorare parecchio per interpretare in maniera efficace un simile ruolo, ma ci sto lavorando». E, sotto la regia tecnica di Zanini, Filippo non potrà che crescere: «Il mister mi chiede soprattutto di puntare ed essere decisivo in fase offensiva».

INCOGNITA – Ma ora è tempo di concentrarsi sul faccia a faccia col Brusaporto: una compagine che i dolomitici non hanno mai affrontato. E rappresenta un’incognita: «Ancora non so che tipo di formazione andremo ad affrontare – prosegue De Paoli -. Di sicuro, prepareremo l’impegno nel migliore dei modi: stiamo studiando gli avversari». La SSD Dolomiti Bellunesi vuole muovere la classifica e mettersi a marciare, lungo la via di un campionato che si prospetta tortuoso, ma allo stesso tempo stimolante: «Dovremo essere sempre una squadra – conclude l’esterno, sbocciato all’Union Feltre e passato pure per il settore giovanile del Monza – perché tutti i giocatori sono importanti. E verranno chiamati chiamati in causa. Di conseguenza, ognuno di noi dovrà farsi trovare pronto».

 

Foto di Giuseppe De Zanet