DOLOMITI BELLUNESI-VIRTUS CISERANO BERGAMO 4-0
GOL: pt 4’ e 18’ Marangon; st 12’ Marangon, 18’ Masut.
DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Perez (st 3’ Fagan), Tiozzo, Alcides (st 31’ Pegoraro); Parlato, Tardivo (st 14’ Brugnolo), Chiesa, Cossalter, Masut (st 22’ Pirrone); Diallo, Marangon (st 14’ Olonisakin) (in panchina: Mbaye, Capacchione, Visinoni, De Paoli). Allenatore: N. Zanini.
VIRTUS CISERANO BERGAMO: Cavaliere, Chiggiato, Casale (st 1’ Varano), Caporali, Redondi, Oppizzi, Viscardi (pt 33’ Ortelli), Tosi, Ibe (st 36’ Zappa), Caraffa (st 24’ Belloli), Caccia (st 36’ Berzi) (in panchina: Rovelli, Manzi, Ferrari, Poloni). Allenatore: I. Del Prato.
ARBITRO: Christian Ferruzzi di Albano Laziale (assistenti: Carmine Rufrano di Maniago e Pierfrancesco Carlevaris di Trieste).
NOTE. Spettatori: 450 circa. Nessun ammonito. Angoli: 5-4 per la Virtus. Recupero: pt 1’; st 3’.
Giacomo Marangon si prende tutto: il pallone della partita, frutto di tre reti di pregevole fattura, la vetta in solitaria nella classifica dei marcatori e, ovviamente, il bottino pieno. Trascinata dal suo numero 10, la SSD Dolomiti Bellunesi non lascia scampo alla Virtus Ciserano Bergamo e confeziona il terzo successo di fila. E sesto in campionato, mentre un “Jack” in versione re Mida trasforma in oro tutto ciò che tocca e raddoppia il suo fatturato personale: da tre a sei centri. Nessuno, almeno fino a questo momento, ha segnato quanto “Marangol”. E, nel frattempo, i dolomitici sono soli al secondo posto, a -2 dalla capolista Campodarsego. Ma mercoledì c’è un nuovo ostacolo da superare: il Mestre, allo stadio “Baracca” nel turno infrasettimanale.
BENTORNATO “TARDI” – Rispetto alla trasferta di Bolzano, ci sono solo due modifiche all’undici di partenza. Una delle quali coinvolge Tardivo, che a distanza di un mese abbondante, per colpa di un infortunio, ritrova una maglia da titolare. Ed è proprio “Tardi” a dare il “la” all’azione che stappa il match: la sponda di testa del centrocampista, infatti, viene raccolta e convertita in rete da Marangon, artefice di una spettacolare girata. È il primo timbro stagionale, su azione, per Jack: non sarà l’ultimo. Poco più tardi, Parlato, ben servito da Cossalter, avrebbe sul piede il pallone del raddoppio, ma non riesce a inquadrare la porta. Come Masut, da fuori e col destro. Al quarto d’ora si fa vedere pure la Virtus: Ibe, di testa, manda alto e poi impegna Carraro. Chi, invece, non sbaglia è sempre lui: Marangon, abile a sfruttare un assist aereo di Diallo, a mettere giù la sfera con eleganza e a superare per la seconda volta il portiere lombardo.
ONNIPOTENZA – Il “dieci” dolomitico è in un pomeriggio di onnipotenza calcistica. E, anche nella ripresa, delizia la platea con un tacco a liberare Tardivo, sulla cui conclusione si oppone Cavaliere, in tuffo. Lo stesso “Tardi”, approfittando dell’uscita dell’estremo difensore avversario, ci prova con un pallonetto dalla distanza: di poco sopra la traversa. Ma Marangon non ha ancora terminato l’opera. E, dopo aver sfruttato il pregevole lavoro di Diallo, infila la terza biglia in buca d’angolo. Non solo: passano 180 secondi e pure Masut trova il varco giusto e cala il poker. La festa è davvero completa. Anche perché debutta Pegoraro e Carraro, grazie a un paio di interventi risolutivi, tiene inviolata la porta per la settima gara ufficiale di questa annata.
L’ANALISI – «Ci voleva una prestazione di questo tipo – argomenta mister Nicola Zanini -. Ho visto una squadra vera, solida. Ci tenevo a non subire gol nemmeno stavolta. È stata davvero un’ottima prova, nella quale abbiamo creato parecchio. L’accorgimento tattico con Chiesa e due mezzali offensive? Ha dato buoni frutti: siamo sempre riusciti a trovare le giuste linee di passaggio e, nel complesso, delle belle giocate. Chi era allo stadio credo si sia divertito. Ora godiamoci i tre punti, senza dimenticare, però, che fra pochi giorni ci attende la trasferta di Mestre».
Foto di Giuseppe De Zanet