Skip to main content

Dolomiti Bellunesi-Treviso non è soltanto una sfida al vertice. È la sintesi perfetta di una stagione, la tensione di un bivio, la bellezza di un attimo che può valere una buona fetta di campionato. Una bellezza racchiusa nell’essenza di questo sport, che è anche un modo per ritrovarsi, per riconoscersi, per appartenere. E ora, dopo più di vent’anni, la provincia di Belluno torna ad assaporare l’adrenalina di una vigilia dal profumo di grande evento. Appuntamento a domani (giovedì 17 aprile, ore 15): lo stadio Zugni Tauro di Feltre sarà tutto esaurito. Tanto che il botteghino aprirà solo per gli accrediti. 

PERCORSO CONDIVISO – Mister Nicola Zanini è il ritratto della serenità: «Gare di questo tipo le sogni da quando inizia la stagione, nel mese di luglio. E il fatto di viverle da protagonisti è il frutto di tanto lavoro, di sacrifici e di svariate situazioni attraversate lungo il cammino. Cerchiamo di interpretare il momento con gioia ed entusiasmo». Si dice che certe partite si preparino da sole: «Non ho toccato corde particolari nell’ultimo periodo. Sono a contatto tutti i giorni con i ragazzi e ognuno di loro è consapevole dell’importanza di questo match: per loro stessi, per la squadra, per la società, per il territorio. Il nostro è un percorso condiviso, che parte da lontano e sta coinvolgendo un’intera provincia». 

MOTIVAZIONI – Non dovrebbero esserci particolari problemi di formazione in casa dolomitica: «Il gruppo lavora in maniera tranquilla. Poi, ovviamente, non stiamo preparando la prima giornata di campionato: sostenerlo sarebbe una bugia. Ma qualsiasi giocatore impegnato in una competizione – dalla Champions League alla serie D – arriva alla fase clou con le motivazioni all’apice». Zanini ha calcato i palcoscenici della massima serie, in qualità di atleta, ma è destinato a sentire un brivido particolare: «Da allenatore, ho già vissuto una partita importantissima in serie C col Vicenza, anche se nella circostanza era uno spareggio per non retrocedere. E questa, all’orizzonte, è senza dubbio una delle gare più speciali». 

CUSCINETTO – All’appuntamento, la SSD Dolomiti Bellunesi si presenta da prima della classe con un vantaggio di 4 lunghezze sul Treviso: «Non possiamo fare calcoli – avverte Zanini -. La nostra mentalità rimane la stessa: giochiamo per vincere. Non siamo una squadra di attesa e ne abbiamo avuto l’ennesima conferma nell’anticipo di sabato scorso con il Chions: in avvio eravamo contratti e siamo andati sotto nel punteggio. Poi, quando abbiamo lasciato andare la gamba, siamo riusciti a segnare tre gol. Le nostre caratteristiche sono queste». È una sorta di finale: «Vero, ma allo stesso tempo abbiamo un cuscinetto che ci permette di guardare anche oltre». 

DESIGNAZIONE E PRECEDENTI – L’arbitro designato per il confronto è Stefano Raineri di Como, affiancato dagli assistenti Gianmarco Spagnolo di Lecce e Matteo Lauri di Modena. È il terzo incrocio stagionale con i biancocelesti: il primo in terra feltrina. Nei due precedenti, allo stadio “Tenni”, i dolomitici si sono imposti ai rigori, in occasione del primo turno di Coppa Italia, mentre il Treviso ha avuto la meglio nella gara d’andata dello scorso dicembre: 2-1 in rimonta, certificato dalla rete di Tardivo e dalla doppietta di Aliu.