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DOLOMITI BELLUNESI-CALVI NOALE 1-0

GOL: pt 44’ Marangon. 

DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Chiesa, Tiozzo, Alcides; Parlato, Cossalter, Brugnolo, Tardivo (st 34’ Fagan), Masut; Olonisakin (st 26’ Visinoni), Marangon (in panchina: Mbaye, Capacchione, Perez, Pegoraro, Pirrone, Schenal, Mizane). Allenatore: N. Zanini. 

CALVI NOALE: Bisetto; Ndoj, Syku, Parise, Guizzini; Peressinotto (st 5’ Cescon), Vedovato, Stalla; Segalina (st 21’ Miccoli), Vranic (st 5’ Pasha), Pedon (in panchina: De Grandis, Dall’Agnol, Degrassi, De Stefani, Saramin). Allenatore: N. Pulzetti.

ARBITRO: Vincenzo Hamza Riahi di Lovere (assistenti: Omar Brignucolo e Roberto Presotto di Pordenone). 

NOTE. Spettatori: 450 circa. Ammoniti: Tiozzo, Peressinotto, Chiesa, Cossalter, Brugnolo, Syku. Angoli: 6-4 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 0’; st 3’. 

Più che uno stadio, lo Zugni Tauro di Feltre è diventato un fortino: dallo scivolone col Portogruaro, datato 28 settembre, la SSD Dolomiti Bellunesi ha innestato il turbo. E sfoderato un percorso netto. Tre mesi di sole vittorie, con sei gare disputate e 18 punti conquistati: gli ultimi tre sono maturati al cospetto del neopromosso Calvi Noale. A decidere è un “tiromancino” di Giacomo Marangon, già al nono centro stagionale. E se davanti uno come “Jack” può sempre determinare grazie a una giocata risolutiva, dietro la retroguardia offre sempre precise garanzie: tiene la porta inviolata per la decima volta e si conferma la meno battuta del torneo. La vetta, quindi, rimane dei ragazzi di Zanini. 

DAL CILINDRO – La formazione di partenza è la stessa di Treviso. E prevede ovviamente Tardivo: proprio il centrocampista, in rete al “Tenni”, è il primo a rendersi pericoloso con un sinistro, controllato però da Bisetto. Ma c’è subito lavoro anche per Carraro, costretto a smanacciare un’insidiosa conclusione di Vranic. Il Calvi Noale si conferma un cliente alquanto scomodo: è intenso, organizzato, propositivo, gioca su ritmi elevati e pressa in ogni zona del rettangolo verde. In più, concede pochissimo: giusto un contropiede, che Olonisakin orchestra ma non riesce a portare compimento, finendo preda della difesa in maglia bianca. Almeno fino allo scadere. Perché, a pochi secondi dell’intervallo, Marangon estrae dal suo cilindro un diagonale, di sinistro, che si infila nell’angolino: 1-0 a fil di sirena. 

COLONNA SONORA – Nella ripresa, è ancora Tardivo a sfiorare il bersaglio: ben servito da Alcides, non riesce però a inquadrare il bersaglio per questione di centimetri, mentre Marangon ruba palla all’altezza della mediana, si invola verso la porta, ma conclude alto. Lo stesso Jack, con un tiro-cross, obbliga alla respinta Bisetto. Il quale si supera pure sul fendente del neo entrato Visinoni. Insomma, c’è quasi solo SSD Dolomiti Bellunesi. Gli unici brividi arrivano nei minuti di recupero, con due punizioni in sequenza, che si infrangono contro la barriera. Sullo Zugni Tauro, il sipario del 2024 si srotola con la solita colonna sonora: gli applausi. 

L’ANALISI – «Venivano da una settimana particolare – è l’analisi di mister Zanini – e in più, in questo momento, stiamo un po’ “tirati”. Ma la squadra ha disputato una gara straordinaria: i 41 punti a una giornata dal termine dell’andata credo parlino da soli. La partita? Ce la aspettavamo così. È stata ben interpretata, nel secondo tempo potevamo chiuderla. Ora la priorità è recuperare qualche giocatore». E sabato prossimo (ore 15.30), in anticipo, ultima trasferta dell’anno solare nella tana del Brian Lignano.