Skip to main content

DOLOMITI BELLUNESI-LUPARENSE 2-3

GOL: pt 27’ Bamba, 39’ Gnago, 45’ Masut; st 3’ Calì, 30’ Olonisakin.

DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Perez, Tiozzo, Alcides; Parlato, Tardivo (st 1’ Brugnolo), Cossalter (pt 14’ Fagan), Masut, De Paoli (st 10’ Visinoni); Diallo (st 1’ Olonisakin), Marangon (in panchina: Mbaye, Capacchione, Chiesa, L. Pegoraro, Pirrone). Allenatore: N. Zanini.

LUPARENSE: Sperandio, Duminica (st 34’ Favero), Blesio, Chajari, Bajic, Gerevini, Bamba (st 27’ Rossi), Chiti, Calì (st 34’ T. Pegoraro), Podestà, Gnago (st 10’ Osorio) (in panchina: Passeri, Andolfatto, Colazzilli, Piccardi, Carossa). Allenatore: C. Masitto.

ARBITRO: David Kovacevic di Arco Riva (assistenti: Leo Posteraro e Fabio Cappellaro di Verona).

NOTE. Spettatori: 350 circa. Ammoniti: Blesio, Perez, Sperandio, Duminica, mister Zanini, Olonisakin. Angoli: 5-1 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 1’; st 6’.

Esordio in campionato bagnato? Ma tutt’altro che fortunato. Perché la SSD Dolomiti Bellunesi è costretta a cedere il bottino pieno alla Luparense, subisce tre reti (non accadeva dal 15 ottobre 2023: ovvero, dal 5-3 di Castegnato contro l’Atletico) e, oltre alla gara, perde per infortunio Thomas Cossalter dopo una manciata di minuti. Insomma, un pomeriggio stregato, nel quale tutte le sbavature – pure le più piccole – sono state pagate a carissimo prezzo. In ogni caso, il gruppo di mister Zanini è sempre rimasto in partita: ha sfoderato un ottimo approccio e una bella reazione allo svantaggio iniziale. A conferma che le indicazioni positive non sono mancate. E andranno cavalcate, in vista della trasferta di domenica prossima in Lombardia, nella tana del Brusaporto.

INCANTESIMO – Rispetto all’undici di coppa, c’è una sola modifica: Diallo è il riferimento offensivo, mentre Olonisakin parte dalla panchina. E l’avvio è confortante: al 3’, Marangon allarga per De Paoli, che esplode un gran sinistro sul primo palo, ma Sperandio è attento e “mura” il tentativo dell’esterno sinistro. Peccato che, a ridosso del quarto d’ora, si verifichi un contrattempo non da poco: Cossalter, alle prese con un problema al ginocchio, è costretto ad alzare bandiera bianca. Al suo posto, ecco Fagan. Ma è ancora la Dolomiti a premere. E a sfiorare il vantaggio: al 25’, su cross di Alcides deviato dalla retroguardia padovana, Parlato si inserisce con tempi perfetti, solo che il pallonetto termina fuori di un soffio. E così, a passare, è la Luparense: su un traversone dalla sinistra, Bamba svetta di testa e infila la biglia in buca. La reazione dei padroni di casa, in realtà, non si fa attendere e Sperandio è costretto a intervenire su una conclusione di Fagan, deviata, e un destro centrale di Marangon. La beffa, però, è dietro l’angolo. Perché Carraro devia sulla traversa il velenoso tiro-cross di Bamba e Gnago è pronto al tap-in: 0-2. Colpo da ko? Al contrario: i dolomitici ripartono a testa bassa: Sperandio è ancora decisivo su De Paoli, Perez colpisce la traversa e, finalmente, Masut spezza l’incantesimo deviando in rete il pallone dell’1-2. È il primo sigillo in D per il centrocampista, classe 2006.

DOCCIA GELATA – Al rientro dall’intervallo, spiccano due variazioni: in mediana, Brugnolo rileva Tardivo e, davanti, Olonisakin rimpiazza Diallo. Ma arriva subito la doccia gelata, perché Calì si gira in area e, con un preciso rasoterra, confeziona il tris. E sfiora addirittura la doppietta personale, grazie a una bella volée. Rispetto alla frazione iniziale, la SSD Dolomiti Bellunesi sembra accusare maggiormente il colpo. Anche se ci proverà fino all’ultimo secondo: il neo entrato Brugnolo, con una punizione dalla distanza, sollecita Sperandio, che si salva in due tempi. E Olonisakin rimette tutto in discussione: di testa, su invito calibrato di Marangon. Ma i “lupi” serrano le fila: non concedono più nulla e strappano i tre punti.

L’ANALISI – «Buonissimo l’approccio – è l’analisi mister Nicola Zanini -. Tanto è vero che, fino alla rete dello svantaggio, i nostri avversari non avevano quasi mai superato la metà campo. Ma abbiamo preso dei brutti gol, evitabili: a difesa schierata e in momenti particolari. È vero che non abbiamo subìto imbarcate, ma dobbiamo assolutamente migliorare: la mia sensazione è che la Luparense ci abbia messo qualcosina in più sul piano dell’agonismo e abbia giocato la partita che voleva: col coltello fra i denti».

 

Foto di Giuseppe De Zanet