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Prendendo in prestito una metafora dalla scherma, Federico Fagan è un profilo adatto alla sciabola, ma anche al fioretto. Prezioso ed efficace in fase di interdizione, ma capace anche di incidere con qualità e letture tattiche adeguate. Come è avvenuto nel turno infrasettimanale di mercoledì scorso, a Sedico, dove la SSD Dolomiti Bellunesi ha superato di misura l’Adriese: 1-0 e sigillo decisivo di Giacomo Marangon, dal dischetto.

PRESSING – Ma, sui tre punti, i colpi di sciabola (e di fioretto) di Fagan sono ben impressi: «Nel primo tempo siamo andati incontro ad alcune difficoltà, in particolare sulla fascia – afferma il centrocampista -. Poi, però, abbiamo avuto il merito di rientrare dall’intervallo con la mentalità giusta e, nella seconda frazione, abbiamo alzato il baricentro e il pressing. E il gol è nato proprio per questo motivo. Nel complesso, la nostra è stata una buona partita. L’importante era portare a casa i tre punti. E ci siamo riusciti». Durante la pausa, fra le mura degli spogliatoi, è scattata la molla giusta: «Sapevamo che i primi 10 minuti della ripresa sarebbero stati fondamentali e li abbiamo interpretati con maggior cattiveria agonistica».

MEZZA MISCHIA – La solidità non solo della difesa, ma del collettivo, è un autentico valore aggiunto: «Siamo riusciti a concedere un unico tiro da fuori nel primo tempo e, nel secondo, una conclusione frutto di una mezza mischia. Quindi abbiamo lasciato poco o nulla all’avversario. Era fondamentale non subire reti». Oltretutto, per la seconda gara di fila in campionato. E per il terzo match ufficiale su quattro, aggiungendo pure il primo turno di Coppa Italia a Treviso.

DUEMILA ALL’ORA – Insomma, la strada imboccata è quella corretta: «Lavoriamo bene. In settimana, durante gli allenamenti, andiamo sempre a duemila all’ora e i risultati si sono visti: in particolare nelle ultime due partite, in cui abbiamo ottenuto sei punti». Fagan è già “dolomitico dentro”: «Qui mi sono trovato benissimo fin dall’inizio. I ragazzi che facevano parte della squadra già dalla scorsa stagione hanno aiutato me e i nuovi a inserirsi nel gruppo. Sono contento di essere parte della SSD Dolomiti Bellunesi».

TRASFERTA – Archiviata l’affermazione sull’Adriese, è tempo di concentrarsi sulla prossima trasferta. E sarà ancora in terra lombarda: questa volta allo stadio Maselli di Adro, dove andrà in scena il confronto con la Real Calepina. L’appuntamento è per domenica 22 settembre: palla al centro alle ore 17.

Foto di Giuseppe De Zanet