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DOLOMITI BELLUNESI-REAL CALEPINA 4-2

GOL: pt 13′ Ekuban, 14′ Masut; st 18′ D’Amuri, 21′ su rigore e 36′ Marangon, 41′ De Paoli.

DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Perez (st 46′ De Paoli), Chiesa, Alcides; Capacchione (st 19′ Parlato), Tardivo (pt 8′ Fagan), Brugnolo (st 19′ Olonisakin), Masut, Mazzali; Diallo (st 44′ Mizane), Marangon (in panchina: Mbaye, Pegoraro, Pirrone, Schenal). Allenatore: N. Zanini. 

REAL CALEPINA: Pagno; Ruffini, Vallisa (st 42′ Zappa), Brero; Orlandi, Strechie, Petito (st 14′ D’Amuri), Tosini; Henin, Duda (st 14′ Scalmana), Ekuban (st 42′ Menegatti) (in panchina: Giroletti, Oprandi, Moscheo, Concas, Tortelli). Allenatore: V. Espinal. 

ARBITRO: Gaetano Alessio Bonasera di Enna (assistenti: Matteo Bertelli di Firenze e Valerio Brizzi). 

NOTE. Ammoniti: Brugnolo. Espulso: st 45′ Strechie per proteste. Angoli: 7-2 per la Real Calepina. Recupero: pt 4′; st 4′.

“Come le rocce”: la SSD Dolomiti Bellunesi tiene fede al suo motto. E, oltre a un avversario solido e tenace, supera ogni avversità. Perdere due giocatori a ridosso del match e altri due nella frazione iniziale poteva abbattere chiunque. Non i dolomitici. I quali riescono pure a ricucire due situazioni di svantaggio e, alla lunga, si prendono 3 punti di platino contro la Real Calepina. Sull’ottava vittoria casalinga di fila c’è l’impronta di un giovane-veterano come Masut, autore di un gol e di un assist, di quel genio del pallone che risponde al nome di Marangon (doppietta e 12 centri in campionato: “Jack” è vice capocannoniere del girone). E di Filippo De Paoli, capace di lasciarsi alle spalle due mesi difficili, vissuti ai box. E di completare l’opera con una rete fondamentale: per la squadra e per se stesso. 

INFERMERIA – Non è un periodo fortunatissimo sul fronte dell’infermeria: la gara di Tardivo dura pochi minuti, mentre Tiozzo e Cossalter, bloccati dall’influenza, sono costretti a dare forfait. Di conseguenza, rispetto al turno infrasettimanale di Adria, Brugnolo si accomoda in cabina di regia, Chiesa viene riproposto nel cuore della difesa. E Mazzali timbra la seconda presenza consecutiva da titolare. 

SCOPPIETTANTE – L’avvio è scoppiettante: al 13′, Ekuban sfrutta un cross radente di Ruffini e, di testa, devia in maniera vincente. Ma 60 secondi più tardi l’undici di Zanini riesce a ristabilire subito la parità. E il merito è di Masut, abile a sfruttare una sponda di Diallo e a infilare l’angolino con un tiro di prima intenzione, dal limite. I lombardi, comunque, sono tosti, solidi e brillanti: in più, collezionano corner (6 nel solo primo tempo) e, sulle palle inattive, trovano sempre il modo di rendersi insidiosi. Senza considerare che la SSD Dolomiti Bellunesi perde anche Perez, toccato duro a pochi istanti dell’intervallo. 

CAVALLERIA RUSTICANA – Le vere emozioni, però, devono ancora arrivare. E si accumulano in una ripresa ad alto tasso adrenalinico. Poco oltre il quarto d’ora, la Real sfrutta al meglio un contropiede fulmineo e D’Amuri – in campo da appena 4′ – buca Carraro per il secondo vantaggio lombardo. Vantaggio che dura lo spazio di 3′, perché Diallo viene trattenuto in area e si guadagna un penalty che Marangon trasforma: 2-2. Mister Zanini tenta il tutto per tutto e, con l’ingresso di Olonisakin, lancia la cavalleria rusticana in un attacco a quattro punte. Il risultato è che, dopo aver sudato freddo per un tiro vicino all’incrocio dell’ottimo Henin, i padroni di casa passano a condurre: a una decina di minuti dallo scadere, Masut serve Marangon, che lascia partire un irresistibile rasoterra sul quale Pagno non può arrivare. È il 3-2. E la quarta rete arriva grazie a De Paoli, abile a ribadire in rete una corta respinta della difesa. I dolomitici possono esultare. Anche perché mantengono la seconda piazza, a -4 dalla capolista Treviso. 

L’ANALISI – «Abbiamo avuto alcuni problemi, ma non ci piangiamo addosso – è il commento di mister Nicola Zanini -. Questi sono 3 punti importantissimi, ottenuti in una partita che sembrava durasse 180′ e contro una squadra complicata da affrontare: nel secondo tempo abbiamo cambiato l’assetto e siamo riusciti a risolvere alcune criticità. In un gennaio di fuoco, in cui si gioca parecchio, conta il risultato. Ed è necessario essere concreti: è andata bene, i ragazzi le hanno provate tutte e sono stati premiati».