Skip to main content

DOLOMITI BELLUNESI-LAVIS 2-0

GOL: st 12′ Masut, 43′ Pellizzari. 

DOLOMITI BELLUNESI: Carraro; Chiesa, Tiozzo, Alcides (st 46′ Capacchione); Parlato, Fagan, Brugnolo (st 1′ De Paoli), Cossalter (st 23′ Pellizzari), Masut (st 46′ Pirrone); Diallo, Olonisakin (st 28′ Mazzali) (in panchina: Mbaye, Pegoraro, Mizane, Schenal). Allenatore: N. Zanini.

LAVIS: Trompedeller, Paoli (st 35′ Ceccarini), Ischia (st 48′ Delpin), Graham (st 44′ Amorth), Carella, Ruggiero, G. Santuari, N. Santuari, Omorogie, Cantonati (st 35′ Balde), Dalla Valle (in panchina: Fumanelli, Buccella, Dedeli, Leye, Sanyang). Allenatore: S. Manfioletti. 

ARBITRO: Davide Testoni di Ciampino (assistenti: Francesco Foglietta di Foligno e Andrea Giulio Adragna di Milano). 

NOTE. Nessun ammonito. Angoli: 5-0 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 0′; st 3′. 

Sedico o Feltre, poco cambia: all’interno dei confini provinciali, la SSD Dolomiti Bellunesi macina un successo dopo l’altro. Quello ottenuto allo Zugni Tauro è addirittura il decimo di fila: nella circostanza, a cadere è il Lavis, fanalino di coda che ha però venduto cara la pelle. E si è arreso solo in un secondo tempo marchiato a fuoco dai sigilli dei centrocampisti: prima Masut, al quinto centro stagionale, quindi Giulio Pellizzari, in chiusura. E proprio l’ultimo arrivato in ordine di tempo sta avendo un impatto di assoluto rilievo, certificato dal tiro-cross da cui è nato il gol-vittoria a Carlino e dalla rete della sicurezza, messa a segno con i trentini. Grazie a questa affermazione, la diciottesima in campionato, il gruppo di mister Zanini sale a quota 58 e si prende la vetta della graduatoria, a +2 sul Treviso, stoppato dal Portogruaro. 

FORMAZIONE – Senza Marangon, il peso dell’attacco è sulle spalle di Diallo e Olonisakin, mentre Chiesa, dopo aver scontato i due turni di squalifica, riprende posto in difesa, insieme a Tiozzo e Alcides. Collaudato, invece, il pacchetto in mediana, in cui Brugnolo agisce davanti alla retroguardia, affiancato da Fagan e Cossalter. E a tutta fascia sfrecciano Parlato e Masut. 

DOPPIO LEGNO – I padroni di casa partono subito col piede sull’acceleratore: al 6′, un colpo di testa di Olonisakin viene ribattuto in maniera decisiva da un difensore e, 8′ più tardi, è un doppio legno, nella stessa azione, a negare il vantaggio dolomitico. Sì, perché la deviazione di Diallo fa vibrare la traversa e il tiro di Olonisakin si stampa sul palo. Ed è ancora l’attaccante nigeriano a sfiorare il bersaglio con un destro dal limite, mentre Diallo esalta i riflessi di Trompedeller. Il quale, con le “unghie”, arriva pure sul rasoterra scoccato dal solito Olonisakin, a ridosso dell’intervallo. Se non è un assedio, poco ci manca

FUOCO LENTO – Dopo la pausa, mister Zanini vara subito un cambio offensivo, inserendo De Paoli al posto di Brugnolo. Ma a sfiorare la rete è un mediano: Fagan, con una botta da fuori. Il gol? La SSD Dolomiti Bellunesi lo ha cucinato a fuoco lento. E, al minuto 12 della ripresa, è pronto per essere sfornato e servito in tavola: Olonisakin offre una bella palla a Masut, il cui tiro, leggermente deviato, assume una parabola velenosa e, soprattutto, imparabile. Trompedeller questa volta è scavalcato: 1-0. Forze fresche e nuove energie arrivano dalla panchina. E, in particolare, da Pellizzari, protagonista di uno splendido assolo personale, ma “murato” al momento di concretizzare. L’ex Clodiense, però, non sbaglia a 2′ dallo scadere, quando sfrutta una “spizzata” di Chiesa, su corner di Fagan, e insacca il pallone del raddoppio. I tre punti sono in cassaforte. 

IL VERBO DI ZANINI – «Non era una gara facile, lo sapevamo – afferma mister Zanini, nell’immediato post partita -. Ai ragazzi l’ho pure detto, prima di scendere in campo: ditemi se qualcuno finora ci ha mai regalato qualcosa… In generale, siamo stati bravi a trovare la chiave per sbloccare il match, in una ripresa di maggior intensità e cattiveria in area di rigore. Quando si vince, bisogna essere doppiamente contenti. Perché conquistare il bottino pieno è difficile per chiunque. La classifica? Pensiamo a goderci il viaggio».