La SSD Dolomiti Bellunesi impacchetta il primo successo in campionato. Grazie a un gran gol di Taiwo Olonisakin, all’impermeabilità difensiva, a una gestione rigorosa di un confronto ricco di insidie come quello col Brusaporto. E a un Denis Chiesa “multitasking”: un tempo a centrocampo, un altro in difesa. Cambiano ruoli, compiti e dinamiche, non il rendimento – elevato – nell’arco dei 90’.
GESTIONE – «Abbiamo difeso tanto, ma concesso poco – è la perfetta sintesi del ventitreenne ex Riccione, dopo la trasferta in provincia di Bergamo -. Al di là di un tiro strozzato, uscito di un metro e mezzo abbondante, i nostri avversari non hanno avuto particolari occasioni. I cross arrivati in area erano sempre nostra preda e abbiamo tenuto bene le marcature». Non manca, però, un piccolo neo: «Avremmo dovuto chiudere prima il match. Potevamo segnare in più circostanze il 2-0: sia prima, sia dopo l’intervallo. Alla lunga, abbiamo poi gestito la partita attraverso il possesso palla. E, comunque, l’importante era portare a casa la vittoria: il resto conta poco».
PADRONANZA – Chiesa si è espresso con personalità, padronanza e sicurezza in varie zone del campo: «Anche se un po’ mi dispiace perché potevo segnare. In quell’occasione ho centrato la schiena di un avversario. In ogni caso, sono contento». Tornare fra le Dolomiti con l’intera posta in palio era l’obiettivo numero uno del confronto andato in scena in Lombardia: «Quando non sei al 100 per cento della condizione e la squadra non è ancora totalmente rodata, il rischio di lasciare indietro punti è concreto. Come è già capitato nella prima giornata contro la Luparense. Col trascorrere del campionato, sono sicuro che ci conosceremo sempre meglio e, di riflesso, aumenterà pure la qualità della prestazione».
TURNO INFRASETTIMANALE – Nemmeno il tempo di godersi il bottino pieno ed è già ora di pensare al prossimo impegno: mercoledì 18 settembre, a Sedico, è in programma il turno infrasettimanale contro l’Adriese. E c’è solo una manciata di giorni per preparare la gara: «In queste poche sedute di allenamento – conclude Chiesa – il lavoro sarà più di natura tattica, che non fisica. Studieremo l’avversario, adotteremo le nostre scelte e cercheremo di interpretare la sfida nel miglior modo possibile, dando sempre tutto. Come abbiamo fatto finora». Attenzione all’orario: mercoledì il fischio d’avvio è previsto alle 17.
Foto di Giuseppe De Zanet