DOLOMITI BELLUNESI-CAMPODARSEGO 2-1
GOL: pt 21’ Nunic su rigore; st 18’ Tardivo su rigore, 45’ Cocola.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Grieco, Perez, Tiozzo, Toniolo; Bandaogo (st 11’ Masut), De Carli, Tardivo (st 36’ Biancheri); Caprioni; Nunic (st 46’ Alcides), De Paoli (st 26’ A. Cossalter) (in panchina: Bresolin, Fagherazzi, Capacchione, Baldassar, Bevilacqua). Allenatore: N. Zanini.
CAMPODARSEGO: Minozzi; Demo (st 23’ Mosti), Bajic, Gerevini, Ballan (st 11’ Rao); Diarrassouba, Casella (st 1’ Duse), Oneto, Cocola; Chinellato (st 21’ Pavanello), Prevedello (st 1’ Cupani) (in panchina: Bonomi, Cazzaro, Sylla, Battilana, Sabbadin). Allenatore: C. Masitto.
ARBITRO: Sabri Ismail di Rovereto (assistenti: Emanuele Petrakis di Siena e Davide Cavallaro di Rovigo).
NOTE. Spettatori: 400 circa. Ammoniti: Bandaogo, Toniolo, Duse, Oneto, A. Cossalter, Diarrassouba, Tiozzo. Angoli: 4-3 per il Campodarsego. Recupero: pt 2’; st 5’.
Il dischetto è ancora è amico. Lo è stato in Coppa Italia, in virtù delle due qualificazioni arrivate ai rigori. E anche nella trasferta di campionato col Mori Santo Stefano, impreziosita dal penalty della sicurezza, firmato Caprioni. Ma il dischetto è amico soprattutto al polisportivo, nel confronto col Campodarsego. Perché entrambi i gol arrivano dagli undici metri: prima Nunic, al terzo centro di fila, poi Tardivo. Tuttavia, il successo sui biancorossi di Masitto non si spiega solo con la freddezza nei penalty. Anzi, è figlio di una prova granitica e intensa, di una lettura perfetta del match, di una solidità difensiva ancora una volta da rimarcare, di un attacco che segna, si sacrifica e agevola l’intero collettivo. Insomma, un successo di squadra. E dell’intero ambiente. Perché, alla fine, la SSD Dolomiti Bellunesi può esultare insieme al suo pubblico. E celebrare la prima vittoria casalinga.
Rispetto alla trasferta di Rovereto, l’unico cambio nell’undici di partenza riguarda la corsia di sinistra, con Toniolo di nuovo titolare e Thomas Cossalter in borghese a causa di un problema fisico. I ritmi sono subito sostenuti: in avvio ci provano Prevedello da una parte e Tardivo dall’altra, mentre Caprioni prova a sorprendere Minozzi su un piazzato da posizione defilata. Il portiere, però, ribatte. Ma l’episodio che fa svoltare il match arriva al 21’, quando Perez viene trattenuto in area e l’arbitro indica il dischetto. Tira Nunic. Ed è glaciale: 1-0.
Nella ripresa, i padroni di casa non si accontentano. E continuano a spingere, fino a quando Tardivo, al termine di una splendida azione in velocità innescata dal giovane e neo entrato Masut (classe 2006), si presenta a tu per tu con Minozzi. Rao non può far altro che stenderlo. È un altro penalty. Ed è ineccepibile. In linea con la trasformazione dello stesso Tardivo. I dolomitici potrebbero pure triplicare, ma Nunic e Caprioni esaltano i riflessi di Minozzi. E allora è il Campodarsego a trovare il bersaglio, allo scadere, grazie a Cocola, abile a sfruttare uno schema su punizione. E a rendere il finale più pepato. Ma i tre punti sono dolomitici: il verdetto è inappellabile. E sacrosanto.
L’ANALISI – «Questo è un gruppo compatto e che capisce le situazioni – è l’analisi di mister Nicola Zanini -. Lo abbiamo capito: non tutte le gare sono uguali ed è necessario cambiare ogni domenica il modo di giocare e di proporre. Al di là del loro possesso palla, abbiamo avuto 5, 6 occasioni nitide. E diverse opportunità, in cui abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. Quindi, molto bene. Ciò che ho chiesto è stato fatto. Ora c’è entusiasmo? Ottimo, allora saliamoci a bordo. Perché il calcio è anche emozione. E vivere una settimana dopo una vittoria è meraviglioso».
Foto di Giuseppe De Zanet