DOLOMITI BELLUNESI-CJARLINS MUZANE 0-1
GOL: pt 41′ Nunes su rigore.
DOLOMITI BELLUNESI: Virvilas; Cucchisi (st 11′ Alcides), Alari, Vavassori, Toniolo (st 47′ Sina); De Carli, Conti (st 23′ Tuninetti), Artioli; Arcopinto (st 40′ Pettinà); Corbanese, A. Cossalter (st 23′ T. Cossalter) (a disposizione: Patitucci, Sommacal, Filippin, J. Rossi). Allenatore: D. Zanin.
CJARLINS MUZANE: Barlocco, Pasqualino (st 41′ Parise), Zaccone (st 16′ Fedrizzi), Nunes, Dionisi, Codromaz, Esposito (st 31′ K. Rossi), Cavallini, Colombi (st 10′ Gerevini), Valenti (st 22′ Banse), Calì (a disposizione: Ronco, Cocetta, Loi, Donose). Allenatore: C. Parlato.
ARBITRO: Marco Schmid di Rovereto (assistenti: Matteo Merloni di Ravenna e da Luca Caminati di Forlì).
NOTE. Spettatori: 350 circa. Ammoniti: Zaccone, Toniolo, Corbanese, Vavassori. Espulso: pt 41′ De Carli per proteste. Angoli: 4-3 per la SSD Dolomiti Bellunesi. Recupero: pt 2′; st 5′.
Fondente extra: è piuttosto amaro l’uovo pasquale di una SSD Dolomiti Bellunesi costretta a giocare per oltre un tempo in inferiorità numerica. E condannata da un rigore, a ridosso dell’intervallo. Il Cjarlins Muzane sbanca il polisportivo con una prova di solidità e compattezza: ai friulani, basta e avanza il penalty di Nunes, mentre per la seconda gara di fila il gruppo di Zanin non riesce a trovare la via della rete. E rimedia così l’undicesima sconfitta in campionato: a quattro giornate dal traguardo, il margine sulla zona playout è di 5 lunghezze.
IL DANNO E LA BEFFA – Rispetto alla sfida di sabato scorso, a Levico cambiano solo due elementi dell’undici di partenza: Virvilas, in porta, prende il posto di Patitucci, mentre in mediana agisce Arcopinto e non l’indisponibile Faraon. La gara è molto tattica e le principali occasioni si concentrano nel primo quarto d’ora: Vavassori da una parte e Calì dall’altra non trovano la porta, di testa. E Virvilas blocca a terra un tiro di Colombi, che calcia da una zolla ideale. Ma l’episodio che cambia radicalmente lo scenario si manifesta a 5′ dall’intervallo, quando il direttore di gara punisce con la massima punizione una leggera spinta di Cucchisi su Calì. Dal dischetto, è glaciale Nunes. Oltre al danno, però, c’è pure la beffa, visto che De Carli si vede sventolare un rosso diretto per una parola di troppo. Sotto di un gol, quindi. E anche di un uomo. Per un tempo abbondante.
BARLOCCO DECISIVO – La ripresa diventa inevitabilmente una scalata. Ma la SSD Dolomiti Bellunesi la affronta con coraggio e abnegazione. Concede lo stretto indispensabile (un tiro di Calì, deviato, oltre al palo di Valenti) e crea i presupposti per riportare in equilibrio le sorti dell’incontro. In particolare al quarto d’ora, quando Artioli, su calcio di punizione, obbliga Barlocco all’intervento salva-risultato. Come all’andata, quando aveva neutralizzato il rigore di Corbanese all’ultimo minuto, l’estremo difensore del Cjarlins è ancora una volta decisivo.
L’ANALISI – «Peccato, ai ragazzi posso imputare poco – è l’analisi di mister Diego Zanin -. Sotto l’aspetto dell’atteggiamento e dell’organizzazione, ho visto bene la squadra. Poi l’episodio è risultato determinante. Mi dispiace soprattutto per l’espulsione: contro un avversario attrezzato come il Cjarlins, si fatica a far fronte a una doppia penalità. Tuttavia, siamo rimasti in gara fino alla fine: le abbiamo provate tutte. Ma al collettivo rivolgo i miei complimenti. Dobbiamo ottenere ancora dei punti, lo sappiamo: questa prova, però, lascia ben sperare».