Temperature in calo? Non a livello calcistico. Perché in casa SSD Dolomiti Bellunesi è iniziata una settimana rovente, con due sfide di campionato in una manciata di giorni: domani (mercoledì 28, ore 15) è prevista la trasferta a Bolzano contro la Virtus, mentre domenica sarà il turno del Cartigliano.
IN PORTA SACCON – Ma è meglio procedere per gradi e focalizzare l’attenzione sull’imminente impegno in Alto Adige, dove i dolomitici si presenteranno con una novità in porta. Sì, perché Julius Virvilas rientrerà solo domattina dall’esperienza in Romania con la Nazionale Under 19 della Lituania (piccola parentesi: Julius e i suoi sono stati sconfitti 2-0 dall’Austria e hanno imposto il pareggio a reti inviolate ai padroni di casa rumeni). Tra i pali, quindi, ci sarà spazio per Leonardo Saccon, mentre dà forfait l’esterno sinistro Macchioni, fermo in seguito all’infortunio alla caviglia rimediato col Torviscosa. «In questo periodo – spiega mister Lucio Brando – abbiamo lavorato al meglio, con grande intensità. La condizione generale è buona: la squadra sta bene, i ritmi si stanno alzando e le sensazioni sono senza dubbio positive. Siamo in costante crescita».
AVVERSARIO IMBATTUTO – L’ostacolo di fronte ai ragazzi di Brando si chiama Virtus Bolzano, ancora imbattuta dopo 270 minuti: «Ottima squadra, vanta diversi giovani forti, interessanti e di valore. Nel complesso, affronteremo un avversario che sa giocare a calcio, ha struttura e qualità in mezzo al campo, oltre a elementi molto tecnici, abili nel palleggio e, allo stesso tempo, a verticalizzare».
VOGLIA DI VINCERE – La SSD Dolomiti Bellunesi, però, intende concentrarsi soprattutto su se stessa: «Abbiamo voglia di vincere – conclude Brando – fa parte della nostra mentalità. È una partita alla quale teniamo parecchio e che stiamo preparando da tempo. Non vediamo l’ora di scendere in campo e di portare avanti con entusiasmo quanto abbiamo appena iniziato a costruire. C’è bisogno di continuità anche in termini di risultati, non solo di prestazioni». L’arbitro designato per l’incontro è Omar Abou El Ella di Milano.
Foto di Giuseppe De Zanet