La rimonta subita, dopo un vantaggio di tre reti, è una ferita ancora aperta. Per la SSD Dolomiti Bellunesi. E per Alberto Tibolla, sfortunato protagonista dell’autorete dell’1-3 contro l’Ambrosiana. Ma il calcio regala sempre altre possibilità. E la prossima è già all’orizzonte: domani (domenica 3 aprile, ore 15), al polisportivo, arriva il Montebelluna. Una squadra che naviga poco sopra la zona playout e ha 9 punti in meno rispetto ai dolomitici.
RABBIA – «La trasferta di mercoledì ha lasciato rabbia e delusone – argomenta proprio Tibolla -. Avevamo la partita in mano e ce la siamo lasciata sfuggire. Mi dispiace per l’autogol, ho sbagliato io: volevo anticipare il mio avversario e purtroppo ho infilato il pallone nella nostra porta». In realtà l’episodio ci può ampiamente stare nelle pieghe di una partita: «Poi però è subentrato un po’ di timore. Potevamo e dovevamo gestire meglio il match. Si sapeva che l’Ambrosiana era pericolosa solo sulle palle inattive e invece abbiamo regalato troppo».
BASTONI FRA LE RUOTE – Ma ora è tempo di concentrarsi sul “Monte”, già sconfitto all’andata grazie a una rete di Onescu: «Ci attende una partita durissima – prosegue l’ex San Giorgio Sedico – al cospetto di un avversario che, da anni, milita in questa categoria. E, di sicuro, proverà a metterci i bastoni fra le ruote. Dovremo affrontare il Montebelluna con la cattiveria agonistica che ci portiamo dentro da mercoledì: cercheremo di imporre il nostro gioco». Magari facendo leva su un Cossalter in grande spolvero e reduce da una tripletta: «Alex, quando sta bene, è un attaccante importantissimo per noi, come lo sarebbe per qualsiasi altra formazione. In più, è giovane e destinato a migliorare ancora parecchio. Nessun dubbio: può ambire al salto di categoria».
STORIA A SÉ – Tibolla e i dolomitici non perdono di vista la zona playoff, lontana 4 lunghezze: «Il nostro impegno è al massimo. Ci alleniamo sempre al meglio, ma ogni partita fa storia a sé. La realtà è che, senza lo scivolone di mercoledì, saremmo qui a parlare di altre cose». L’arbitro designato per l’incontro è Vittorio Umberto Branzoni di Mestre, affiancato da Gennaro Scafuri di Reggio Emilia e Alessandro Castellari di Bologna.
Foto di Giuseppe De Zanet